Marco Milli
Carta d'identità
-
nome
Marco Milli
-
località
Pergola (PU)
-
professione
Tornitore del legno
-
passioni
Amo, stranamente, due ambienti apparentemente molto contrastanti tra loro: il mare e la montagna.
Mi piace stare in luoghi da cui posso vedere l'orizzonte in lontananza e chiedermi cosa ci sarà dietro quella linea!
Vado in barca a vela e adoro passeggiare, zaino in spalla, sulle nostre montagne.
Marco Milli: "La tornitura è un amore lontano nel tempo..."
Tutto iniziò un giorno d’estate. Pescavo. La mia lenza rimase intrappolata dopo un lancio maldestro, nei rovi al di là del fiume. Impossibilitato a raggiungere l’altra sponda, a causa dell’elevata altezza dell’acqua, tirai a me la canna da pesca nell'estremo tentativo di liberare la lenza, ma uno schiocco secco annunciò la rottura del filo e la perdita del mio galleggiante così vivacemente colorato. Fui costretto ad abbandonare la battuta. Quando arrivai a casa mio nonno, uomo dotato di grande inventiva, lesse la delusione sul mio volto e non appena l’informai dell’accaduto, costruì con un trapano elettrico un piccolo tornio, con cui diede vita ad un, seppur rozzo, galleggiante di abete. In seguito io perfezionai la tecnica, colorando e verniciando i galleggianti in modo da renderli impermeabili: sembravano appena usciti di fabbrica. La mia strada poi, per molto tempo, si allontanò dal legno: frequentai l’istituto d’arte, partecipai a degli stage formativi con il maestro Arnaldo Pomodoro e lavorai per diverso tempo nel settore orafo. Da quel lontano momento, però, il tarlo della tornitura si era insinuato dentro di me, ponendo fine alla sua quiescenza solo quando, in un centro commerciale, vidi un tornio a legno di fabbricazione cinese in vendita per poche decine di euro. Dieci minuti dopo ero alla cassa ed arrivato a casa, aprii subito il cassetto delle “sgorbie” fatte con vecchie lime da mio nonno e riprovai, dopo tanti anni, a tornire. Mi resi subito conto che tornire una ciotola di 30 cm di diametro metteva in gioco ben altre forze rispetto ad un galleggiante di 2 cm. Ci si poteva far male seriamente. Iniziai a documentarmi sul web e vidi per la prima volta delle vere sgorbie. Inutile dire che le acquistai subito per una cifra pari a dieci volte il valore del mio tornio con gli occhi a mandorla. Dopo alcune “piantate”, capii come usarle e dai trucioli ecco emergere la mia prima ciotola. L’entusiasmo era alle stelle: realizzai scatole, ciotole, trottole, candelieri, vasi, calici, piatti, vassoi... Oggi questa passione si è trasformata in un lavoro e mi ha portato a conoscere i vari tipi di legno, le radiche, le tecniche di stagionatura, le varie finiture...etc... Amo in particolare tornire legni nazionali, cercando di esaltarne il più possibile le caratteristiche, e adoro quando la gente meravigliata mi dice: “Non credevo che fosse così bello e pensare che noi lo usiamo come legna da ardere!”.
Marco Milli
Presentazione
Presentazione
Conseguita la maturità artistica con specializzazione in oreficeria, e dopo varie esperienze nel settore del legno, sono approdato, in maniera autodidatta alla tornitura, con la quale credo di esprimermi al meglio: ecco il motivo per cui sottopongo alla vostra attenzione i miei lavori.
La tornitura è una mia vecchia passione: nata dalla necessità di dover produrre alcuni galleggianti per andare a pesca, quello che era poco più di un hobby, si è trasformato, nel corso degli anni, nel lavoro che io amo.
Opere
Opere
"La tornitura è una scoperta: la lettura delle venature del legno, che si scoprono asportandolo, strato dopo strato, mi suggeriscono la forma dell'oggetto da creare." (Milli)
Sensazioni ed emozioni antiche, insite nel materiale e nelle tradizionali tecniche di lavorazione, si trasformano e prendono vita in creazioni dal sapore nuovo ed originale: ecco quindi emergere tra i trucioli, ciotole, piatti, trottole, yo-yo, scatole, vasi, penne e matite...
Ogni oggetto ha una sua storia, raccontata dai cerchi e dalle venature del legno...
Materiali e Tecniche
Materiali e Tecniche
Sono veramente tanti i legni che impiego: sono arrivato a lavorarne circa duecento tipi diversi!
Per realizzare l'oggettistica, utilizzo sempre essenze nostrane, come noce, pioppo, faggio, ciliegio, carpino, frassino, albicocco, melo, pero, fico, olmo, quercia, rovere, acero, robinia, evonimo, scotano, gelso, etc..etc...
Per la realizzazione di penne ed alcuni tipi di trottole, invece, utilizzo legni e radiche provenienti da tutto il mondo (sud est asiatico, America del sud e del nord, Africa, Australia ...etc..), come: amboyna, pink ivory, ebano, afzelia buckeye, frassino nero, padouk, pallissandro, legno serpente, leopard wood, kauri golden... e tantissimi altri!!
La mia tecnica di tornitura si avvicina molto a quella della piallatura a mano. A differenza di molti artigiani, che torniscono il legno raschiandolo, utilizzando strumenti chiamati, appunto, "raschi", io utilizzo delle "sgorbie", che presentano il loro filo non verticalmente al legno, ma in maniera molto più angolata.
Studiando il verso della fibre del legno ed adottando il giusto utensile, tornendo, non produco la classica segatura, ma delle vere e proprie "tagliatelle di legno": in questo modo il legno non viene strappato, ottenendo così una finitura tale, che in molti casi non è necessario carteggiare l'oggetto prodotto per renderlo levigato e con la possibilità di mantenere i dettagli molto più nitidi.
Video
Intervista a Marco.
...La magia della trottola che voleva tornare ad essere legno..
La vetrina di Marco Milli
-
{{record.brandKindName}}{{record.name}}codice {{record.code}}sku {{record.sku}}
{{tagKindName}}
su richiesta
Articolo non trovato
Spiacenti, la ricerca non ha prodotto risultati.